Bergamo, 20 febbraio 2025. – Il coreano arriva nelle scuole italiane. Al Liceo Linguistico “Giovanni Falcone” di Bergamo si aprirà, alla ripresa delle lezioni dopo la pausa estiva, una vera e propria finestra sulla Corea del Sud e la sua cultura millenaria. L’istituto bergamasco sarà infatti il primo nel nostro Paese ad attivare un insegnamento curriculare di lingua e letteratura coreana in una classe prima. Una notizia che dimostra come il crescente interesse verso una realtà fino a poco tempo fa sconosciuta: “Tutto è iniziato -spiega Jasmine Carrara, fondatrice di – con la scelta di Netflix di inserire in catalogo produzioni di quel Paese da noi così lontano. Il risultato di quella scelta è che oggi il 60% delle persone abbonate alla piattaforma vedono quel tipo di contenuti”.Una passione per la Corea del Sud che Jasmine, con l’aiuto di Robert Sava, suo socio, ha voluto trasformare in lavoro: “Mi sono appassionata alla lingua coreana -ricorda Jasmine- tramite la musica quando avevo appena 15 anni e ho iniziato, da sola, a studiare la lingua nonostante tutti mi invitassero a dedicarmi ad altro. Il mio soggiorno a Busan ha migliorato e raffinato la mia conoscenza dell’idioma e, alla fine, il risultato mi ha dato ragione. Una volta tornata in Italia, ho voluto mettere a frutto le mie competenze con la nascita di LangUnity, una piattaforma dove offro video corsi e lezioni one-to-one, e la risposta è stata immediata. Con una richiesta che, di mese in mese, aumenta sempre più”.Il mercato insomma suggerisce che è arrivato il momento di valutare il coreano non solo come hobby ma anche come strumento per avere una marcia in più dal punto di vista lavorativo: “Una recente ricerca del portale Idealista -ricorda Jasmine- che il coreano è pagato più dell’inglese e, questo, a testimonianza di un trend in decisa crescita. Sono ormai più di 500 gli studenti che si sono affidati a me per imparare la lingua: italiani che vivono in Corea ma anche persone, soprattutto giovani, che ritengono utile conoscere il coreano per aumentare il ventaglio di opportunità lavorative. La Corea-mania insomma sta dilagando e lo dimostra, ecco un ulteriore prova, la diffusione del K-Pop, la musica popolare della Corea del Sud. Un gruppo si è esibito di recente a Roma e, nel giorno dei Coldplay, ha chiamato a raccolta 66mila fan. Un successo fino a qualche anno fa impensabile”.Per informazioni: