La bellezza non è mai dimenticata dal tempo, ma diventa un’emozione che ritorna lungo la strada della vita”.
Pierfranco Bruni ci guida in un viaggio fra sogno e memoria, simboli e legami che sfidano il tempo. In uscita a gennaio il libro di racconti edito da Pellegrini editore
Cosa accade quando un poeta scrive un libro di racconti per bambini? Il tempo si fa rarefatto e la vita dei personaggi si dilata all’infinito, passato e presente si congiungono e i sentimenti universali diventano protagonisti della storia. Incontriamo Il silenzio, il desiderio, la solitudine, la pazienza, per tramandare storie di tempi sospesi, metafisici, universali.
L’uso della metafora arricchisce la narrazione, rendendo ogni episodio un quadro evocativo. I dialoghi sono profondi, spesso carichi di un doppio significato.
Il libro si snoda attraverso una serie di racconti interconnessi che hanno come protagonista Isoladalba, una bambina che incarna l’immaginazione e il legame tra generazioni. I racconti si muovono in ambientazioni evocative: castelli sul mare, giardini magici, e luoghi dove il tempo sembra sospeso. La forza narrativa di Bruni sta nella sua capacità di rendere tangibile l’immateriale, utilizzando la poesia e la metafora come mezzi per esplorare il rapporto tra passato e presente, tra sogno e realtà.
Lo stile di Pierfranco Bruni è intriso di lirismo. La prosa si avvicina spesso alla poesia, con immagini potenti che stimolano i sensi e la fantasia del lettore. I giochi di luce, i colori del mare, i dettagli dei paesaggi e le atmosfere rarefatte danno al libro un tocco di eternità. Immagini suggestive che stimolano l’immaginazione del lettore di ogni età. Le descrizioni di luoghi, oggetti e personaggi sono sempre carichi di una profondità simbolica che invita a riflettere. Tra i temi centrali del libro emergono:
- L’importanza della fantasia:attraverso i giochi e le storie di Isoladalba, il libro celebra la creatività come forma di resistenza al tempo e alla perdita.
- Il legame intergenerazionale:il dialogo tra Isoladalba, suo nonno e gli altri personaggi riflette un passaggio di saggezza e amore. Il nonno non è solo un narratore, ma anche un custode dei ricordi, un faro che guida Isoladalba nella scoperta del mondo.
- Il valore della memoria e del ricordo:come in molte opere di Bruni, la memoria personale e collettiva diventa il filo conduttore per comprendere il presente.
La Benatana è un libro che parla ai bambini ma che incanta anche gli adulti, offrendo diversi livelli di lettura. Per i più piccoli, rappresenta un viaggio nel regno dell’immaginazione; per gli adulti, è un’opera che invita a riflettere sul significato del tempo e della bellezza.
Con La Benatana, Pierfranco Bruni crea un ponte tra generazioni, un’opera che è al contempo una celebrazione dell’infanzia e una meditazione poetica sul senso della vita. Consigliato a chi ama perdersi nelle storie che fanno sognare e riflettere.
Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, presidente del Centro Studi “Grisi” e già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’estero.
Nel 2024 Ospite d’onore per l’Italia per la poesia alla Fiera Internazionale di Francoforte e Rappresentante della cultura italiana alla Fiera del libro di Tunisi.
Per il Ministero della Cultura è attualmente:
• presidente Commissione Capitale italiana città del Libro 2024;
• presidente Comitato Nazionale Celebrazioni centenario Manlio Sgalambro;
• segretario unico comunicazione del Comitato Nazionale Celebrazioni Eleonora Duse.
È inoltre presidente nazionale del progetto “Undulna Eleonora Duse”, presidente e coordinatore scientifico del progetto “Giacomo Casanova 300”.
Ha pubblicato libri di poesia, racconti e romanzi. Si è occupato di letteratura del Novecento con libri su Pavese, Pirandello, Alvaro, Grisi, D’Annunzio, Carlo Levi, Quasimodo, Ungaretti, Cardarelli, Gatto, Penna, Vittorini e la linea narrativa e poetica novecentesca che tratteggia le eredità omeriche e le dimensioni del sacro.
Ha scritto saggi sulle problematiche relative alla cultura poetica della Magna Grecia e, tra l’altro, un libro su Fabrizio De André e il Mediterraneo (“Il cantico del sognatore mediterraneo”, giunto alla terza edizione), nel quale campeggia un percorso sulle matrici letterarie dei cantautori italiani, ovvero sul rapporto tra linguaggio poetico e musica. Un tema che costituisce un modello di ricerca sul quale Bruni lavora da molti anni.
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