Tumori: Fiagop celebra ‘quasi legge’ su oblio oncologico con luci dorate ‘Accendi d’oro, accendi la speranza’, da domani al 30 settembre campagna di sensibilizzazione con monumenti illuminati

Roma, 22 set. (Adnkronos Salute) – Parte domani in tutta Italia, per finire il 30 settembre, la quinta edizione di “Accendi d’Oro, accendi la speranza”, campagna annuale di sensibilizzazione sui tumori pediatrici a cura della Federazione italiana associazioni genitori e guariti oncoematologia pediatrica (Fiagop), in occasione del September, International Childhood Cancer Awareness Month. “Un’edizione speciale, dedicata in particolare ad una conquista di civiltà attesa da anni: la ‘quasi’ legge sul diritto all’oblio oncologico. ‘Quasi’ perché si attende entro fine anno il passaggio al Senato, dopo la recente approvazione all’unanimità a Montecitorio del testo unificato”, si legge in una nota. Settembre, infatti, è il mese indicato da Childhood Cancer International (Ccc), per ‘accendere’ l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica sulle problematiche e sui diritti dei pazienti pediatrici malati di cancro e l’impatto che ha sulle loro famiglie. La Fiagop è tra i suoi soci fondatori e collabora a tutte le iniziative internazionali. In questo mese in tutto il mondo, le associazioni di genitori, e tutte le persone coinvolte, illuminano di luce dorata edifici, monumenti e punti iconici di Paesi e città, una consolidata attività simbolica per richiamare l’attenzione di tutti sulle problematiche inerenti i tumori pediatrici, e distribuiscono pubblicamente il nastrino dorato, Gold Ribbon, simbolo dell’oncoematologia pediatrica. In Italia sono circa 2.400 le diagnosi di tumori infantili attese in un anno: contraggono tumori e leucemie 1.500 bambini e 900 adolescenti. Si è arrivati a percentuali di guarigione di circa l’80% complessivamente e che sfiorano oltre il 90% per alcuni specifici tumori, ma serve più ricerca, verso cure su misura e con ridotti effetti collaterali. Ancora oggi, circa il 50% dei farmaci somministrati è studiato per la popolazione adulta, poi adattato in base al peso e altezza del paziente pediatrico.

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