Gesualdo (Fism): “Investire in prevenzione migliora anche sostenibilità Ssn” ‘Con i Numeri verdi nefrologi, ginecologi, cardiologi e oftalmologi mettono a disposizione dei pazienti i propri esperti’

Roma, 7 mar. (Adnkronos Salute) – “Investire in prevenzione significa investire in salute, avere meno malati e un Servizio sanitario nazionale più sostenibile. Quando parliamo di malattie cronico-degenerative parliamo di patologie cardiovascolari e nefrologiche che nella gran parte dei casi riconoscono come cause il diabete, l’obesità e l’ipertensione. Pertanto, adottando corretti stili di vita preveniamo le patologie del rene e del cuore, moltiplicatori di rischio cardiovascolare”. Così Loreto Gesualdo, nefrologo e presidente della Federazione delle società medico-scientifiche italiane (Fism), nel suo intervento di presentazione dei Numeri verdi di pubblica utilità attribuiti a Società Italiana di nefrologia (Sin), Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco) e Società oftalmologica italiana (Soi), accreditate presso il ministero della Salute e affiliate alla Federazione delle società medico scientifiche italiane (Fism).Un’iniziativa lanciata oggi all’Auditorium del ministero della Salute in vista delle quattro giornate di salute pubblica che si celebrano in questo mese e che riguardano il 9 il rene, il 14 il cuore, il 22 l’oftalmologia e il 28 l’endometriosi. “Oggi come Fism lanciamo quattro Numeri verdi di pubblica utilità – sottolinea Gesualdo – Tra questi l’800962256, ovvero quello della Sin, attraverso il quale dal 9 marzo (Giornata mondiale del rene) i nefrologi offriranno il supporto informativo sulle malattie renali e per contrastare in particolare la malattia renale cronica”, che silenziosamente si cela, rimanendo misteriosamente nascosta, salvo svelarsi quando il danno è stato già arrecato. “La diagnosi precoce è fondamentale per la malattia renale cronica – rimarca – una malattia silente che porta a malattie cardiovascolari. Un semplice screening con esame delle urine riesce a riconoscere in maniera precoce il danno renale e quindi a prevenirne l’evoluzione verso l’insufficienza cronica e renale rappresentata da dialisi e trapianto”.Le malattie renali croniche (Mrc) colpiscono “il 10% della popolazione italiana – rimarca Gesualdo -. Stiamo parlando di 6 milioni di cittadini che corrono questo rischio, quindi conoscerle significa prevenirle. La Giornata mondiale del rene, e l’attivazione del Numero verde di pubblica utilità, servono ad avere la possibilità di sensibilizzare la cittadinanza allo screening delle malattie renali”. Fattori predisponenti alla malattia renale cronica – ricorda la Sin – sono il diabete e l’ipertensione arteriosa. Bastano pochi controlli, una volta all’anno, perché la Mrc possa essere diagnosticata per tempo: esame urine, Acr, creatininemia, rilevazione periodica della pressione arteriosa. La prevenzione, seguendo una corretta alimentazione e stili di vita adeguati, la diagnosi precoce e terapie innovative possono rallentare la progressione della malattia, allontanando sempre più i trattamenti sostitutivi della funzione renale, quali la dialisi o il trapianto.

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