Oggi vi invitiamo a conoscere Rossella Prignano, in arte Ro-Hara. Un’artista davvero interessante che ha, di recente,
Rossella
Photo: Pietro Rizzato © 2022
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debuttato sulla scena musicale del panorama italiano con un brano fresco ed originale”Shalla”, “stai sereno”. Un brano, questo, con influenze pop, dance, e rap. L’abbiamo intervistata per conoscerla meglio e per provare a vedere il mondo musicale dal suo punto di vista.
“Ro-Hara” questo è il tuo nome d’arte, cosa significa per te?
Ro-Ohara viene da Rossella Ohara, protagonista del film “Via col vento”
I miei genitori hanno deciso di darmi questo nome perché speravano nascessi con un carattere
come il suo: forte e spumeggiante, proprio come l’attrice. Devo dire che non si sono sbagliati!
Hai debuttato sul panorama musicale il 3 giugno con il tuo primo singolo “Shalla”, e’ stato difficile
decidere di pubblicare la tua musica?
Quando si pubblica la propria musica, è sempre difficile farlo, perché si rende pubblica una
parte di sé stessi. Ma in questo lavoro o si è generosi emotivamente o è davvero complesso
farsi conoscere dalle persone.
Come mai hai intitolato il tuo brano “Shalla” e da dove è nata l’ispirazione?
È un neologismo che mi è uscito spontaneo. Con questa parola è nata automaticamente anche
la melodia e di conseguenza tutto il resto. Volevo utilizzare un termine veloce ed efficace che
arrivasse diretto al pubblico… e così ho pensato a “Shalla” ovvero “stai sereno”, rilassati e respira
Dal brano si evincono diverse influenze, dal pop al rap, alla dance… ascoltandoti mi è parso di ritrovare sfumature di Levante e Gaia, notevoli artiste della scena odierna, chi sono gli artisti italiani ed internazionali che ti influenzano maggiormente?
Ti ringrazio, un gran bel complimento! Infatti sono due artiste che a me piacciono molto e che
ascolto! Diciamo che la musica che scrivo nasce dal tanto ascolto che faccio da quando sono
piccola, quindi le mie influenze musicali sono davvero molte, soprattutto internazionali! Posso
dire che chi mi ispirato a fare musica è stato Jeff Buckley, per me un’artista incredibile. C’entra poco con ciò che scrivo, ma grazie a lui ho imparato a capire cos è la sensibilità musicale. Altri
artisti che sicuramente mi hanno influenzata nel mio percorso artistico sono Elisa, Mengoni,
Paolo Nutini, Tracy Chapman, James Bay e molti altri.
Quando nasce il tuo amore per la musica e quando hai deciso che sarebbe diventata la
tua professione?
Devo essere sincera, non ho memoria del momento in cui ho deciso di fare musica. A questa
domanda rispondo sempre: “lo sapevo ancora prima di nascere!”.
Qual’è il genere al quale ti senti di appartenere?
Dire Pop è molto generico! Se dovessi collocarmi in qualcosa di più specifico direi pop soul.
Racconti del bisogno di far capire alle persone che non sono sole e che per quanto possa fare male vivere rapporti tra certezze, incertezze, paure ed entusiasmi non bisogna lasciarsi abbattere ma vivere le cose serenamente. Hai vissuto vicende personali alle quali ti sei ispirata?
Penso che al 99 %, quando viene scritta una canzone, parliamo di noi. Del resto, un brano contiene emozioni, che possono essere tristi o felici. Per scrivere, bisogna viverle determinante cose. Quindi, alla tua domanda, rispondo si, ho scritto tutto questo perché l’ho provato.
Con chi vorresti duettare in futuro?
Come artisti italiani, Elisa e Marco Mengoni, come artisti internazionali, Harry Styles, Bruno Mars, Stevie
Wonder ecc.
C’è qualcosa che vorresti dire ai giovani che vorrebbero intraprendere la tua stessa strada, come musicisti?
Che è dura, ma se il fuoco dentro di te è grande, non bisogna mai fermarsi. Le soddisfazioni non arrivano solo con il talento, ma con il duro lavoro e la perseveranza.