L’Orto Botanico di Roma trae origine dal medievale Orto dei Semplici Pontificio, dedicato alla coltivazione e allo studio di piante medicinali necessarie alla cura del Papa e dei prelati della curia pontificia. Fra la seconda metà del XVI sec. e la prima metà del XVIII sec., il giardino del Vaticano andò sempre più configurandosi come luogo ideale di studio e di sperimentazione tanto che, nel 1660, papa Alessandro VII decise di trasferirlo fuori dalle mura vaticane, affidandone la gestione ai francescani del convento di S. Pietro in Montorio e, successivamente,all’università di Roma. Agli inizi dell’Ottocento, l’area risultò non più sufficiente e Pio VII ne decise il trasferimento dapprima nel più ampio giardino di Palazzo Salviati in via della Lungarae,in seguito, nel giardino del convento di San Lorenzo in via Panisperna, nel rione Monti, fino a quando, nel 1883 fu spostato nella sede attuale, ovvero nel giardino di Villa Corsini alla Lungara, che in quello stesso anno era stato ceduto dalla famiglia allo Stato italiano, un’area da secoli adibita a giardini e celebre soprattutto per aver ospitato, nel XVII sec., la regina Cristina di Svezia e la cerchia di importanti intellettuali che si erano raccolti intorno a lei.
L’Orto Botanico di Roma si estende su una superficie di circa 12 ettari, all’interno della quale sono coltivati esemplari provenienti da ogni parte del mondo disposti secondo vari criteri scientifici, da quello sistematico a quelli ecologico, biogeografico e conservazionistico. Le fontane e i viali tracciati nel XVIII sec. da Ferdinando Fuga, inoltre, creano un perfetto connubio fra i pregiati elementi architettonici e quelli naturalistici, regalando al visitatore momenti di pace in ogni stagione dell’anno.
In particolare, in questo periodo, nell’area del giardino giapponese, caratterizzato da giochi d’acqua, piccole cascate e due laghetti, ci si può dedicare all’hanami, la tradizionale usanza giapponese di godere della bellezza della fioritura primaverile, in particolare dei ciliegi.
L’elevato valore naturalistico dell’Orto Botanico è in gran parte dovuto alla presenza di 345 esemplari ultrasecolari di alberi monumentali di straordinaria imponenza, appartenenti ad oltre 130 specie, in particolare quattro platani orientali che delimitano la Scalinata delle Undici Fontane, la sughera nei pressi dell’Aranciera, il cerro nei pressi del Giardino dei Semplici e i cedri dell’Himalaya nei pressi della Cavallerizza.
Non può mancare l’orto dei semplici dove le specie medicinali sono organizzate in vasche, il giardino mediterraneo, organizzato in aiuole in cui si possono osservare specie tipiche della macchia mediterranea.
Infine, per i più piccoli e non solo, fino al 1maggio, spettacolari modelli a grandezza naturale di dinosauri, estremamente fedeli agli animali che abitavano il nostro pianeta moltissimi anni fasono disseminati lungo l’intero percorso, permettendo ai visitatori un viaggio dall’era Paleozoica, passando per il Mesozoico, quando i dominatori delle terre e dei mari erano i grandi rettili, fino a raggiungere l’era cenozoica.
Orto Botanico, largo Cristina di Svezia, 24 Roma
Aperto tutti i giorni, inclusi domenica e festivi, 9:00 -18:30