Alla scoperta dei castelli della Loira: Chambord

Proseguiamo il nostro viaggio virtuale nella valle della Loira con il castello di Chambord, dalle proporzioni perfette, che segna l’inizio del Rinascimento francese. Armonioso equilibrio tra i principi italiani e le tradizioni francesi, il suo fascino ha ispirato la location della favola disneyana La Bella e la Bestia.

Chambord, che in gallico significa “guado sulla curva”, è il più vasto ed il più prestigioso dei castelli del Rinascimento francese. Sorto nel cuore di una vasta foresta ricca di selvaggina, al posto di un preesistente torrione fortificato, Chambord non è stato progettato per essere una residenza permanente, ma semplicemente un padiglione di caccia da Francesco I, che amava trascorrervi le giornate dedicandosi al piacere della caccia. Infatti il re non vi soggiornò che per brevi periodi, lasciandolo completamente vuoto dopo ogni passaggio. Quando egli decideva di soggiornarvi, tutta la corte lo precedeva formando una carovana lunghissima che portava con sé cassapanche, letti, addobbi, arazzi, opere d’arte, insomma tutto il necessario, ma anche il superfluo, per assicurare una confortevole vita pubblica e privata del re, della corte e del governo, completamente smantellato alla ripartenza.

Nessuno conosce il nome dell’architetto di Chambord, ma sicuramente al progetto non fu estraneo Domenico da Cortona, anch’egli chiamato in Francia da Francesco I e probabilmente lo stesso Leonardo, che, sebbene non abbia potuto partecipare al cantiere, aperto quattro mesi dopo la sua morte, ha comunque segnato lo spirito dei suoi creatori, oltre che del re.

Il castello è circondato da un muro di cinta lungo 32 km costruito a partire dal 1542, che lo rende il più grande parco forestale chiuso d’Europa, dove si trovano latifoglie, conifere e specie protette, oltre ad una fauna ricchissima, mentre il giardinoornamentale, ricostruito sulla base dei progetti del XVIII secolo, occupa una superficie di sei ettari e mezzo.

 

Prossima tappa castello di Villandry

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