Salute: quasi 1 donna su 2 ha problemi sessuali, corso Consulcesi per medici

Roma, 15 mar (Adnkronos Salute) – Dal dolore durante i rapporti sessuali, a contrazioni involontarie dolorose dei muscoli intorno alla vagina, fino alla mancanza di desiderio e problemi con l’eccitazione o l’orgasmo. Sono molte le questioni che spesso vengono lasciate irrisolte nella sfera intima: in Italia, fra il 30% e il 50% delle donne presenta problemi sessuali nel corso della vita. Eppure, le diagnosi legate a questi disturbi impegnano molti anni prima di essere effettuate, spesso non lo sono affatto. Tra le cause principali di una non cura della sessualità, ci sono tabù e false credenze che ancora circolano tra l’opinione pubblica come tra i professionisti della salute. A dirlo è Violeta Benini, ‘ostetrica poliedrica’ esperta in rieducazione e riabilitazione del pavimento pelvico, nota alla community online come la ‘divulvatrice’ che, insieme a Consulcesi, propone un nuovo corso per formare il personale sanitario sulla sessualità.Su oltre 6.000 donne intervistate da Violeta Benini tra le quasi 200mila persone che la seguono su Instagram “il 31% dichiara di essere stata giudicata negativamente o di aver avuto prestazioni sanitarie limitate quando riferiva di essere ancora vergine”, racconta. “È preoccupante sapere che molte persone che non hanno avuto esperienze sessuali, si vedono ancora, ingiustamente e senza basi scientifiche, negate visite genitali approfondite. Niente di più scorretto, ma questo è solo uno dei tanti esempi di un’assistenza sanitaria inadeguata legata ad un’appropriata formazione, soprattutto sui genitali femminili”. Il corso “Anatomia e sessualità femminile: abbattiamo i tabù” si propone di formare medici, in particolar modo ostetriche e ostetrici, e personale sanitario proprio su questi e sulle disfunzioni sessuali che possono riguardarli, approfondendo cause e conseguenze. Le cause? Possono essere molteplici e coinvolgere altre patologie e condizioni. Si va dall’uso di sostanze o farmaci, a squilibri ormonali, interventi ginecologici subiti, esperienze pregresse, lesioni nella zona pelvica, violenza domestica fisica o psicologica, stress, obesità, e una moltitudine di altri fattori. “I medici e il personale sanitario devono conoscere le relazioni tra queste diverse patologie e le loro cause per poter essere in grado di assistere le persone e indicare loro la strada più breve verso il benessere fisico e quindi psicologico a questo connesso”, afferma Violeta Benini. “Ma la formazione, così come una maggiore consapevolezza sessuale tra l’opinione pubblica in Italia deve ancora passare attraverso la rottura di tabù e pregiudizi. Nuovo modo di guardare e comunicare problemi legati alla sessualità è necessario e non può che partire da quella che dovrebbe essere la prima linea di difesa quando si tratta di salute. Perché troppo spesso ci dimentichiamo che la cura della sessualità è salute”, conclude.Si comincia a rompere il ghiaccio (e false credenze) con la divulgatrice, attraverso una diretta Instagram lunedì 21 marzo alle ore 14 sul canale https://www.instagram.com/consulcesiclub/?hl=it. Si parlerà di cosa significa e come raggiungere una sessualità consapevole, di discriminazioni e pregiudizi e come riconoscerli e scavalcarli quando si tratta di salute, genere, sesso e tanto altro.

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