Una Guida raffinata per scoprire segreti e contaminazioni di luoghi senza tempo. I consigli per dormire nel letto di un cardinale, comprare le calze del Papa o bere un vino che riconcilia con la vita
La vista dalla terrazza Borromini,Palazzo Doria Pamphili
Un percorso colto ed esteticamente strutturato ma soprattutto piacevole, che nella Ruota del Tempo prende le vene di una topologia infinita e narrante, che danza con le Muse convocate per l’ospite, mescola pensieri e colori, pietre e fiori, mentre vale per ogni abitatore del tempo il motto del Siracide ‘Non impediasmusicam’ e la legge è sempre quella: Vindica te tibi, riprenditi la tua vita, mettendo il chiodo alla Fortuna e rimanendo vivi.
Le calze del papa della ditta Gammarelli
E allora si va per il mercato delle pulci la domenica o si può dormire nel letto di un cardinale, facendosi coccolare con la cucina contemporanea romana o comprando le calze dei Papi, per poi riprendere la strada che porta al Giardino degli Aranci e visitare i Musei Vaticani da privilegiati.
Il privilegio di sentirsi dappertutto a casa propria appartiene solo ai re, alle puttane e ai ladri, scrisse Honoré de Balzac. Forse abita anche nei cuori di chi cerca sentieri di Bellezza, in compagnia di queste pagine che sono una vera e propria ‘guida’ (questa è anche la mission della casa editrice Jonglez) in quel tempo che tutto toglie e tutto dà, secondo la lezione del Nolano. Ma parole, foto e dritte di questo breviario di bellezza rappresentano anche un invito all’aperto e al confronto, alla contaminazione di atmosfere che danno campo al silenzio e alla gioia, al tempo lungo di un buon vino o al valore che può dare una luce su un arco, cogliendo la profondità di topoi artistici e letterari così meravigliosi e fragili,che continuano a contare avventure sotto l’Angelo di Castello. Calco che lascia segni, vento tra i venti. Andando tra resti romani o semplici viator di senso tra argille sciolte e voci di grattacheccari, il passo porta a cogliere “l’occasione” di pensare, cara a Bruno, avendo cura di Sé. Ma anche a porsi domande sul mito, che resta il racconto sognante di un popolo, in fondo ricordando la necessità – utile a tutti – di non disperdere il proprio tempo mettendo le mani nelle acquasantiere giuste (non devono mai essere troppe) per scegliere invece chi e cosa frequentare, cosa approfondire e perché farlo. Un viaggio nella Differenza che salva.
Sono anni che Carolina Vincenti passeggia e racconta Roma spiegando la sua unicità, mostrando affreschi rinascimentali, statue e storie. La sua ‘lista’ di 30 belle
La cucina romana di Roscioli
esperienze è nata sul campo, dalla competenza e dal sorriso che solo la grande bellezza può scrivere nei ricordi dei viaggiatori, perché i ricordi sono i film dell’anima, carne e desiderio, roba che resta dentro. Fa bene l’accoglienza di un vinaio come anche girare il sabato e la domenica per le bancarelle del mercato di San Teodoro.
E se è vero che il tempo è un gran bastardo – bisogna viverlo due volte e comunque appieno – allora andare a piedi per la Città che chiama pellegrini e spiriti liberi ci farà conoscere angoli e storie dove il passato è un gigante ma inizia da noi quando ci prendiamo per mano e ci diamo parole, tenendo larga la vita, cercando un’intensità che non lasci rimpianti. Così ciascuno per sé (era la lezione dell’ecàteros greco), assapora la compagnia dell’altro e al noi arride la grazia.
Ci piace pensare che questi consigli che hanno uso di mondo possano anche essere letti come una boccata d’aria buona dopo le porte nere dell’isolamento a cui ci ha
Photocover: la copertina della guida, i cestini da picnic di “Vivi Bistrot” nel parco di Villa Doria Pamhili