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Elisa Di Eusanio con Club27; all’Auditorium Zambra di Ortona

Redazione

Elisa Di Eusanio con Club 27 interpreta Robert Jhonson, Janis Joplin, Kurt Cobain, Amy Winehouse, Jimi Hendrix e Jim Morrison, conducendo gli spettatori in un viaggio  profondo, pieno di emozioni intense
come intense sono state le opere e le brevi vite di questi artisti.   

Sabato 22 febbraio alle 20.45, il Cinema Auditorium Zambra di Ortona (Ch) gestito
da Unaltroteatro di Lorenza Sorino e Arturo Scognamiglio, ospita una Produzione
Florian Metateatro insieme ad Elisa Di Eusanio, attrice abruzzese: il titolo è Club 27
e si tratta di un evento di musica live e prosa in cui verranno omaggiati alcuni degli
artisti musicali che sono deceduti a 27 anni e che hanno lasciato una traccia
indelebile nel panorama musicale e non solo.
Elisa Di Eusanio nel suo Club 27 parte dai grandi artisti morti a ventisette anni per
raccontare il dolore delle dipendenze, delle anime fragili e della paura che mangia
vite. Morire a ventisette anni da leggenda.
È successo a tanti grandi artisti di cui ci è rimasta la musica e la consapevolezza di
una tragica fine. Ma cosa c’è dietro? Non le cause della morte in sé, i farmaci, l’alcol,
le droghe o le armi. Le cause dell’anima, i dolori che partono da lontano e che la
fama non annienta ma esaspera.
Elisa Di Eusanio con Club 27 prova a far entrare il pubblico nei cuori di queste anime
perdute, attraverso alcuni brani reinterpretati ed eseguiti dal vivo di Robert
Jhonson, Janis Joplin, Kurt Cobain, Amy Winehouse, Jimi Hendrix e Jim Morrison
conducendo gli spettatori in un viaggio molto profondo, pieno di emozioni intense
come intense sono state le opere e le brevi vite di questi artisti. Un viaggio fatto di
dolore e musica, accompagnata da Joe Calabro’ (voce e chitarra), Stefano Costantini
(batteria) e Fabio Frombolini (basso).
“Il loro dolore, la loro insaziabile fame d’amore, l’inadeguatezza, le insanabili
fragilita’ ci aiuteranno a riflettere e a capire come siamo tutti interconnessi in fondo
in quell’assurdo e al contempo stupefacente viaggio che e’ la vita e chissa’ se
canzone dopo canzone e emozione dopo emozione non usciremo dalla sala
paradossalmente liberati e maggiormente connessi con quella zona di noi piu’
delicata e fragile di cui troppo spesso ci dimentichiamo ma che necessita di tanta
cura. Per questo ho sentito l’urgenza di mettere al servizio di questo racconto parte
della mia storia personale che ha tanto in comune con queste anime – dice Elisa Di
Eusanio. Non è facile parlare di fragilità – continua – forse negli ultimi anni sono stati fatti dei
passi avanti in questo senso, ma ancora manca una completa accettazione sociale di
tutto quel che ruota attorno a una vita che cade nelle dipendenze, un’anima che si
ammala e cerca di fare da sé, di ritrovarsi spegnendo il suo dolore”.
Il dolore può raccontarlo solo chi l’ha conosciuto, e la fragilità di Elisa Di Eusanio è il

punto di partenza: è l’anima che sa e che può narrare. Mettersi a nudo sul palco,
raccontarsi per raccontare, accettare anche il rischio, che c’è sempre, di essere
fraintesa e giudicata.
Club 27 è un nome giornalistico, per alcuni un complotto, una stregoneria, l’azione
maligna di qualche potente che comanda il mondo e gestisce tutto, compreso le vite
e le morti degli artisti più amati. Probabilmente è solo la tragica comunanza di
quando la fragilità si fa insostenibile, in quell’età che ha smesso di essere
adolescenza e si è fatta adulta senza il tempo di venire elaborata. Ancor di più se
questo passaggio ha coinciso con l’arrivo della fama, un dono che può diventare
incubo.
Da questo spettacolo si esce con qualche consapevolezza in più. Forse qualcuno fa i
conti con se stesso, forse altri sono pronti ad accogliere in modo meno ostile il
dolore di chi gli è intorno, a provare a comprendere prima di giudicare.

Perché è tragicamente vero che certi mostri bisogna combatterli da soli, nessuno lo può fare
per altri. Ma è importante sapere che c’è un mondo pronto ad ascoltare, a capire, ad
accogliere il dolore senza renderlo colpa e che può davvero fare la differenza,
salvare una vita.
Elisa Di Eusanio è un’attrice teatrale teramana, nota al grande pubblico per le sue
belle interpretazioni di televisione e cinema, tra cui il personaggio della caposala in
“DOC Nelle tue mani”; da quattro stagioni su Rai Uno; in teatro, viene ricordata
soprattutto nella notevole e toccante interpretazione “Neve di Carta” di Letizia
Russo, intenso spettacolo dedicato alle donne rinchiuse, negli anni ’30, nel
Manicomio di Teramo, tratto dal libro di Anna Carla Valeriano.
I biglietti sono in prevendita su www.liveticket.it.

Per info è possibile chiamare il
numero 085.8135184, mandare un whatsapp al 375.5678433 o una mail a
info@unaltroteatro.com . Sito: www.cinemauditoriumzambra.com .

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