« Occorre entrare nelle scuole, riportare i ragazzi al dialogo, al confronto, alla presenza fisica per consentire una corretta comunicazione e reciproci scambi emotivi. Occorre rieducare i giovani alle emozioni »
Fondazione Artemisia ETS, insieme a tutta la sua equipe e ai medici e agli psicologi della Rete Artemisia Lab, alla luce della propria attività quotidiana di assistenza e delle iniziative gratuite svolte a tutela delle fasce più deboli della popolazione, ha formulato un’analisi tecnica sui giovani adolescenti e sui problemi connessi ai loro rapporti umani e sociali, al fine di poter fornire il proprio fattivo contributo volto al sostegno e alla risoluzione dei problemi emotivi che li affliggono.
- Abuso di droghe: analisi dei danni
L’abuso delle droghe in età giovanile e preadolescenziale crea danni irreversibili a livello neurologico incidendo irrimediabilmente sul futuro dei giovani, in quanto le sinapsi, già alterate dall’uso di droghe leggere, unitamente ad un eccessivo utilizzo dei videogiochi, crea una vera e propria paralisi della coscienza emotiva fino a condurre ad una vera e propria dipendenza che può trascendere in violenza.
- Input comunicativi errati in età preadolescenziale, quali danni neurologici possono provocare?
È ormai di tutta evidenza la mancanza del senso di responsabilità di molti adolescenti e giovanissimi, tra i 15 e i 20 anni, che commettono azioni deprecabili e prive di totale coscienza sociale. Questa deriva sociale a cui stiamo assistendo ormai da un pò di tempo è sicuramente imputabile ai 3 anni di pandemia da Covid-19 che hanno costretto i giovanissimi a vivere completamente isolati, collegati solo a un computer, scambiando la realtà virtuale con quella reale.
- Danno impattante sul futuro dei ragazzi
Cosa si intende per “danno impattante” per il futuro delle nuove generazioni?
L’assenza del contatto umano, sostituito dal mero contatto telematico o via web, ha completamente modificato il rapporto empatico tra le persone. Questo ha comportato stravolgimenti nella vita di ciascun individuo, provocando danni psicologici e morali, talvolta fomentati tramite web, per il mero gusto di provocare sofferenza o schiacciare la personalità dei propri simili, uomini o donne che siano.
- Violenza di genere e violenza nei confronti dell’altro sesso
Per poter riportare un equilibrio nella società, garantendo altresì la tutela dei più deboli, occorre entrare nelle scuole, riportare i ragazzi al dialogo, al confronto, alla presenza fisica per consentire una corretta comunicazione e reciproci scambi emotivi. Occorre rieducare i giovani alle emozioni, stimolare l’intelligenza empatica ed emotiva, la dialettica, la comprensione dell’altro, bisogna combattere la violenza invertendo la rotta tramite il dialogo, lo scambio di emozioni, che ristabilisce il giusto equilibrio e lo star bene con il prossimo, sia in gruppo che in un rapporto di coppia. Occorre far comprendere che la violenza non rappresenta la forza di un individuo.
- Stalking, bullismo e mobbing
Alla luce del quadro sopra delineato ben si comprende che lo scenario che abbiamo sotto gli occhi cela un prossimo futuro devastante e irrecuperabile.
La multi etnia deve essere ben gestita sin dal momento iniziale dell’accoglienza dei profughi ed in genere di persone con altre culture, che devono essere ben integrate e accolte. Ed infatti, l’assenza di integrazione e di regole morali all’interno di ogni Stato rende un Paese privo di storicità, che non riesce a fornire una formazione culturale capace di accogliere, che poi genera episodi di violenza soprattutto nei confronti dei soggetti più deboli e delle donne.
Per far ciò, occorre cambiare il modello comunicativo televisivo, evitando la rappresentazione di adolescenti forti e potenti che pongono in essere atti violenti di supremazia al di fuori di ogni regola educativa.
A fronte dell’analisi sopra delineata, la Fondazione Artemisia ETS da sempre è attiva quotidianamente in ausilio ai giovani attraverso il proprio numero verde 800 967 510 e con il sito www.artemisialabyoung.it, oltre ad avere intrapreso un dialogo costruttivo con il Ministro dell’Istruzione Valditara e a provvedere all’erogazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro.
In questo scenario, è quantomai essenziale sensibilizzare lo Stato, il Ministero della Salute e dell’Istruzione, le Regioni e i centri di accoglienza, per attuare programmi per i giovani a 360°, che partano già dall’istruzione della scuola primaria, per continuare sugli adolescenti, al fine di avere un monitoraggio costante dei ragazzi e delle relative famiglie.
Serve maggior tutela e controlli più ampi nei confronti dell’intera famiglia, per creare un sistema di protezione che dia il coraggio alle vittime di parlare, di denunciare e rivolgersi a psicologi per essere sostenuti. Per i reati di stalking perpetrati da adulti solo un sistema normativo adeguato può arginare il dilagante fenomeno, poiché i danni ed i fattori interiori che un adulto porta dentro di sé derivano dall’educazione e dalle circostanze ambientali e dai percorsi formativi difficilmente recuperabili in età adulta.
Per questo la Fondazione Artemisia insiste sulla necessità di intervenire sui ragazzi, per creargli un sistema morale ed un senso civico che li tuteli anche in futuro, ritornando ad un sistema di comunicazione delle emozioni nel gruppo sociale.
Inoltre, la Fondazione Artemisia è sempre presente anche per la tutela della salute, soprattutto aggravatasi negli ultimi anni a causa della mancanza di prevenzione, dedicando nel suo ultimo evento due giorni di prevenzione gratuita in ambito oncologico il 5e 6 novembre, con controlli senologici eseguiti in collaborazione con il Prof. Vergine.
Concludendo, va ribadita la necessità di rinforzare nei genitori la consapevolezza che solo l’amore, la presenza e l’attenzione di un genitore nei confronti del proprio figlio, accompagnandolo e sostenendolo anche epidermicamente soprattutto in età adolescenziale, farà di lui un adulto più sereno e pronto alla comprensione dei propri simili.
Mariastella Giorlandino, Presidente della Fondazione Artemisia ETS