Radici nel futuro è il filo conduttore scelto dall’Italia per la 76esima edizione letteraria. Alla Buchmesse, nelle “piazze” disegnate da Stefano Boeri, saranno presenti oltre 100 autori e autrici per 80 incontri. Dal 16 al 20 ottobre 2024 protagonista « la secolare tradizione di cultura, arte e creatività italiana con lo sguardo rivolto all’avvenire »
Alla Fiera Internazionale del Libro 2024, l’Italia dopo 36 anni torna ad essere ospite d’onore nel segno della magnificenza della tradizione culturale italiana,
Con un programma “che punta a legare la secolare tradizione di cultura, arte e creatività italiana con lo sguardo rivolto all’avvenire: la bellezza di ciò che è stato con la realtà di ciò che è e le potenzialità di ciò che sarà”.
“Radici nel futuro“, è dunque il filo conduttore scelto per la 76esima edizione dal Commissario straordinario del Governo Mauro Mazza: “Prima ancora della prosa, la poesia è stata l’universo in cui – ormai quasi un millennio fa – la giovane lingua italiana ha iniziato a scoprire e mostrare la sua ricchezza espressiva”. Una tradizione che si è rinnovata nei secoli, stimata e riconosciuta anche a livello internazionale, se è vero che la metà dei vincitori italiani dei premi Nobel per la Letteratura assegnati nel Novecento sono proprio poeti (Giosuè Carducci, Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale).

A questi versi in continuo divenire sono dedicati due appuntamenti, entrambi curati e condotti da Pierfranco Bruni*, poeta, antropologo e saggista. Parteciperanno alcune delle voci più riconoscibili della poesia italiana contemporanea: Franco Buffoni, Giuseppe Conte, Vivian Lamarque e Davide Rondoni.