Home Redazione Droga: a Milano uso ketamina più alto d’Europa, studio su acque reflue Pubblicati gli ultimi risultati del più grande studio europeo sul consumo di sostanze d’abuso

Droga: a Milano uso ketamina più alto d’Europa, studio su acque reflue Pubblicati gli ultimi risultati del più grande studio europeo sul consumo di sostanze d’abuso

Agenzia Adnkronos

Roma, 23 mar. (Adnkronos Salute) – Milano città record in Europa per il consumo di ketamina. L’uso dell’anestetico che a piccole dosi diventa uno psichedelico molto potente è in costante ascesa negli ultimi anni, così come quello di cocaina e cannabis. E’ quanto emerge dal più grande progetto europeo che, attraverso l’analisi delle acque reflue, rivela i profili di consumo delle principali droghe d’abuso in Europa. Lo studio, i cui ultimi risultati sono stati appena pubblicati, è condotto dal gruppo europeo ‘Score’ in collaborazione con l’Agenzia europea per il monitoraggio delle dipendenze (Emcdda). Per l’Italia lo studio include la città di Milano “che monitoriamo dal 2005 – spiega Sara Castiglioni del Laboratorio di indicatori epidemiologici ambientali dell’Istituto di ricerche farmacologiche Irccs ‘Mario Negri’ -. Negli ultimi anni abbiamo osservato un incremento nei consumi in particolare di cocaina e di cannabis. Il consumo di ketamina, che monitoriamo in Italia da circa 10 anni, è anch’esso in aumento e risulta tra i più alti nelle città europee investigate. L’epidemiologia delle acque reflue si dimostra molto utile per rilevare nuovi trend di consumo anche a livello locale ed è al momento – riferisce – applicata anche in uno studio a livello nazionale che stiamo conducendo in collaborazione con il Dipartimento Politiche antidroga, i cui risultati verranno pubblicati a breve”.Il monitoraggio condotto sin dal 2011 dal gruppo Score (Sewage Analysis CORe group Europe) nel corso degli anni si è ampliato e nel 2022 sono state analizzate le acque reflue di 104 città, in 21 diversi Paesi europei. Da Copenaghen a Valencia e da Nicosia a Lisbona, lo studio ha analizzato campioni giornalieri di acque reflue prelevati in entrata agli impianti di trattamento dei reflui cittadini, tra marzo e aprile 2022. Nei campioni, derivanti da circa 54 milioni di persone, è stata effettuata la ricerca per individuare tracce di cannabis e di altre sostanze stimolanti illecite: cocaina, amfetamina, metamfetamina, Mdma/ecstasy e ketamina, quest’ultima inclusa nell’analisi per la prima volta. I risultati dello studio europeo – si legge nel report – mostrano un consumo di cocaina in continuo aumento, tendenza osservata già dal 2016, nonostante alcune fluttuazioni durante i lockdown. Anche la situazione delle metanfetamine sembra presentare un trend in aumento in più città analizzate. Per quanto riguarda anfetamina, cannabis e Mdma, si osserva invece un quadro più vario: i trend di consumo variano considerevolmente a seconda dei luoghi di studio. Interessanti le fluttuazioni nei modelli settimanali di consumo illecito di droghe: più di tre quarti delle 104 città analizzate hanno mostrato un incremento dei consumi di cocaina, ketamina e Mdma nei fine settimana (venerdì-lunedì), in accordo con un atteso modello ricreativo di consumo. Al contrario, i consumi delle altre sostanze (cannabis, amfetamina e metamfetamina) risultano più costanti durante la settimana.Nel dettaglio, dai risultati principali dello studio risulta che i residui di cocaina nelle acque reflue sono più elevati nelle città dell’Europa occidentale e meridionale (in particolare in Belgio, nei Paesi Bassi, in Spagna e in Portogallo), ma sono stati rilevati aumenti in alcune città dell’Europa orientale. Nel complesso, più della metà delle città con dati relativi al 2021 e al 2022 ha registrato un aumento dei residui di cocaina. Quanto alla metanfetamina, generalmente ritrovata in Repubblica Ceca e Slovacchia, è ora presente anche in Belgio, nella parte orientale della Germania, in Spagna, a Cipro e in Turchia e in diversi Paesi dell’Europa settentrionale (ad esempio Danimarca, Lettonia, Lituania, Finlandia e Norvegia). Delle 60 città con dati per il 2021 e il 2022, quasi due terzi hanno riferito un aumento dei residui, 15 una diminuzione e 6 una situazione stabile. Le tre città con le rilevazioni maggiori sono tutte situate nella Repubblica Ceca, seguite da città in Lettonia, Germania, Turchia e Cipro.E ancora: il livello dei residui di anfetamine è vario nei diversi Paesi, con i carichi più elevati nelle città del Nord e dell’Est Europa (Belgio, Germania, Paesi Bassi, Finlandia e Svezia) e livelli molto più bassi nelle città del Sud. Come per l’anfetamina, anche per l’Mdma la situazione varia nei diversi Paesi: i livelli più elevati sono stati trovati in Belgio, Repubblica Ceca, Paesi Bassi, Spagna e Portogallo. Per quanto riguarda la ketamina, inclusa per la prima volta nello studio del 2022, visto l’aumento dei consumi, i livelli più elevati sono stati trovati nelle acque reflue in Italia, Danimarca, Spagna e Portogallo. Infine i più alti carichi di Thc-Cooh, il metabolita della cannabis, sono stati trovati nelle città dell’Europa occidentale e meridionale, in particolare in Repubblica Ceca, Spagna, Paesi Bassi e Portogallo.

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