L’inno nazionale ha anticipato i saluti istituzionali, resi dal Sindaco di Messina Federico Basile e dalla Principessa Elena d’Assia La manifestazione e’ stata promossa da Ancri.
Messina, gennaio 2023 – “Un nuovo risorgimento per trasmettere i valori indissolubili del nostro tricolore ai giovani” lo ha dichiarato Pietro Bongiovanni, presidente regionale e provinciale dell’Ancri di Messina, che ha concluso: “la nostra bandiera rappresenta l’unità nazionale e oggi ho percepito la volontà di operare insieme per conoscere meglio i nostri valori, diffonderli e fortificarli”. Il seminario si è svolto in un gremito salone delle “Bandiere” di palazzo Zanca, sede del Comune di Messina, in occasione della 226^ Festa del Tricolore, organizzata dall’Ancri con il patrocinio del Comune di Messina.


L’inno nazionale ha anticipato i saluti istituzionali, di Federico Basile Sindaco di Messina e della Principessa Elena d’Assia, (Elena Elisabeth Madeleine Prinzessin von Hessen (1967), figlia di Princess Tatiana of Sayn-Wittgenstein-Berleburg e Maurizio d’Assia e nipote della Principessa Mafalda di Savoia). Il viceprefetto Carmelo Musolino e il presidente Bongiovanni sono intervenuti per i saluti e per dare il giusto risalto all’evento. Il coordinatore Corrado Savasta, ha aperto i lavori con un suo contributo e dato la parola a Santi Fedele, docente dell’ Università di Messina, storico del Risorgimento,che ha relazionato sull’attualità dei valori universali del Risorgimento italiano e la nostra costituzione. “La laicità dello Stato e il rispetto di tutte le fedi come spazio condiviso e sicuro, assieme alla libertà di pensiero e di stampa sono principi fondamentali della nostra nazione”.Ha evidenziato Santi Fedele.
Felice Antonio Costabile docente Università Mediterranea di Reggio Calabria, senior Ordinario di Diritto Romano – senior Rettore rei gerendae causa, ha trattato l’argomento: “l’eredità di Roma nella Rivoluzione francese e nel Risorgimento italiano, evidenziando i valori della laicità del nostro paese, elemento importante vista la crescita della multietnicità”.

Antonino Mazza Laboccetta, docente di Diritto Amministrativo Università Mediterranea di Reggio Calabria ha tracciato la storia amministrativa tra Regno d’Italia e Repubblica Italiana tra continuità e cesure, soffermandosi “sulla nostra caotica legislazione che consente ai potentati di sfruttarla al meglio proteggendo i loro interessi”. L’intervento conclusivo del tenente colonello Corrado Di Bartolo, ha ricordato il significato e i valori del tricolore nell’ambito delle Forze Armate: “Le nostre bandiere rappresentano la continuità ideale, con chi ci ha preceduto, perché anche oggi come ieri sussiste l’esigenza di stringerci a coorte con le nostre bandiere, consapevoli che gli ideali dei Padri fondatori del nostro risorgimento sono attuali in una società che guarda al domani, con una visione ben radicata nel passato”. A seguire si è svolta la consegna della Bandiera all’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Roccalumera intitolata al “tenente medico Pietro Mastroieni”.

Il presidente Salvatore Brancatelli e il consigliere nazionale Vincenzo Randazzo, hanno passato in consegna il tricolore nelle mani di Beatrice Mastroieni, presidente della Sezione di Roccalumera. Le conclusioni sono state curate dal moderatore Savasta, che ha ringraziato tutti per la perfetta organizzazione, che ha ricevuto importanti sinergie dall’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Messina, dal Gruppo Alpini di Messina e dall’importante supporto delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma.
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Photo cover: da sin. Bongiovanni, Fedele, Musolino, d’Assia, Basile, Elena D’Assia, Basile, Savasta, Costabile, Nazza Laboccetta, Di Bartolo