Home In Evidenza “Dicotomia della vita” in “nell’aria, stanotte” il romanzo di Tina Taliercio

“Dicotomia della vita” in “nell’aria, stanotte” il romanzo di Tina Taliercio

Pina D’Alatri

In un mondo competitivo e vorace gli sbandamenti, la noia, il sesso, la brama di denaro: in “Nell’aria,Stanotte” (GrausEdizioni,Napoli2022pag 189), il romanzo di Tina Taliercio,  tutto è annullato dalla ferrea legge della natura:la morte è dietro di noi, pronta a ghermirci. Il messaggio dell’autrice induce a profonde riflessioni etiche, ed è  affidato alla protagonista il compito di fare da banditrice dei valori che sostengono quel carrozzone sgangherato che è la vita.


“Nell’aria,Stanotte”
(GrausEdizioni,Napoli2022pag 189), è un interessante e poliedrico romanzo della scrittrice partenopea, Tina Taliercio. L’autrice,  che è anche redattrice e pubblicista, affronta una complessa tematica: quella del ruolo della donna in una società spesso offuscata da pregiudizi e pressoché insensibile di fronte alle forti tematiche femminili. Il testo pullula di personaggi che si intrecciano, incontrandosi e scontrandosi in un mondo competitivo e vorace. Il “fil rouge”che lo assembla è  quello della contraddittorietà del mondo contemporaneo, conturbato da un forte malessere esistenziale. Gli spunti meditativi sono molteplici e spesso tali da indurre il lettore a voler approfondire meglio le varie tematiche emergenti. Il tema di fondo che si coglie, dopo una lettura molto minuziosa, è che solo la solidarietà fra gli uomini risulta un’arma vincente  poiché non attacca ne’ di taglio ne’ di punta. La linea che separa il bene dal male, è curva e non sempre ben definita. Il malessere che offusca l’animo ne è la causa più rilevante. Gli psicologi lo definiscono “mal di vivere” ed i Francesi “ennui”. I numerosi personaggi che animano il testo sono per lo più sfaccettati, duplici, contraddittori e tarati ma non mancano individui puri e generosi che fanno dono di sé agli altri, senza nulla chiedere. Uno di questi è la protagonista del libro: Lisa, una giovane curiosa, attenta,desiderosa di conoscere, di sapere e di dare agli altri il meglio di sé. Conrad,  ombroso e dissociato, mira a plagiarla, ad usarla come oggetto di piacere per soddisfare i suoi biechi istinti, senza attribuirle alcun valore se non quello di” donna da letto” da tradire e vilipendere. Scappa dalla vita di lei, cercando un altro oggetto del desiderio, ne rientra solo per tormentarla e per reclamare una paternità che non dovrebbe competergli. Lisa può fare a meno di lui, ha una famiglia alle sue spalle, pronta a proteggerla , ad accogliere il nuovo nato condividendo con lei ogni sorta di necessità. La mamma, il patrigno, il fratello, la cognata: un mondo che si alimenta di amore, di rispetto e di  abnegazione. Ella ha anche molti amici che la stimano e qualcuno che la ama in silenzio. Non mancano le difficoltà e talvolta anche le incomprensioni ma Lisa trae forza modellandosi sulla madre, donna di encomiabili virtù e sul compagno di lei, Jeremy che affronta con dignità e coraggio il fine vita . Il messaggio del libro, a questo punto è molto forte. Gli sbandamenti, la noia, il sesso, la brama di denaro, tutto è annullato dalla ferrea legge della natura:la morte è dietro di noi, pronta ghermirci. L’autrice affida a Lisa, il compito di fare da banditrice dei valori che sostengono quel carrozzone sgangherato che è la vita. Ella imparerà a scegliere per lei e per il figlio, le persone capaci di amore e di solidarietà. Ricostruirà la sua vita con chi le è più affine per carattere e per cultura. La scuola della vita le ha insegnato a discernere e a non fidarsi delle apparenze. Il messaggio dell’autrice induce a profonde riflessioni etiche; le tematiche trattate sono  moralmente profonde. I paesaggi mozzafiato che focalizzano realtà geografiche diverse, tendono ad evidenziare come il mondo , anche a latitudini differenti, sia sostanzialmente simile. Trionfa il bene, solo se la volontà degli uomini ne è predisposta. Anche i paesaggi inducono ad una profonda riflessione sul divino.Nella postfazione fa capolino l’autrice checonduce i lettori all’interno di luoghi diversi ma non divergenti e tutti di  grande fascino. Il messaggio finale si focalizza su un argomento spinoso, doloroso ed alienante: la morte indotta. “Solo nell’oscurità puoi vedere le stelle”( Martin Luther King JR).

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