La Fondazione Carlo Levi presenta “L’archivio fotografico di un protagonista del Novecento: Carlo Levi”, a cura di Daniela Fonti e Antonella Lavorgna per la Fondazione Carlo Levi, progetto vincitore dell’avviso pubblico “Strategia Fotografia 2020”, promosso e sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Carlo Levi nasce a Torino il 29 novembre 1902 in un’agiata famiglia ebraica. Si laurea in medicina, ma non eserciterà mai la professione di medico, preferendo dedicarsi alle sue vere passioni: politica, scrittura e pittura, grazie alla quale partecipa con regolarità a manifestazioni nazionali e internazionali in rassegne collettive e personali. Trascorre lunghi periodi a Parigi e nel 1929 espone, in diverse città d’Italia e d’Europa, con il gruppo dei Sei di Torino sostenuto dal critico Edoardo Persico e dallo storico dell’’arte e critico Lionello Venturi. Nel 1934, Levi viene arrestato per sospetta attività antifascista e inviato al confino in Lucania dal 1935 al 1936. Da tale esperienza nasce la stesura del suo scritto più famoso, Cristo si è fermato a Eboli, pubblicato nel 1945, che porta alla ribalta nel mondo la condizione della civiltà contadina del Sud Italia. Per tutti gli anni del dopoguerra e fino alla sua morte, avvenuta a Roma il 4 gennaio del 1975, prosegue la sua intensa attività artistica muovendosi parimenti fra pittura intrecciata alla costante produzione letteraria e presenza sulla scena politica. Nel 1973 è colpito da distacco della retina ed è sottoposto a due interventi chirurgici e, in stato di temporanea cecità, realizza 140 disegni e scrive, con l’ausilio di uno speciale telaio, l’opera pubblicata postuma con il titolo Quaderno a cancelli.
Nello stesso anno della morte per volontà testamentaria dell’artista viene costituita la Fondazione Carlo Levi, riconosciuta come Ente morale nel 1979, i cui scopi statuari sono la conservazione e la valorizzazione del proprio patrimonio, costituito da una raccolta di 800 dipinti; un archivio di manoscritti e di materiale documentario sull’artista, dichiarato di interesse nazionale con decreto ministeriale; un archivio fotografico di oltre 8000 stampe fotografiche più negativi e due pellicole di girato inedito (CBS Television Network di New York).
Il progetto “L’archivio fotografico di un protagonista del Novecento: Carlo Levi” si incentra sulla valorizzazione e diffusione del fondo fotografico inedito raccolto in vita da Carlo Levi, di proprietà della Fondazione da lui creata, attualmente conservato presso l’Archivio Centrale dello Stato di Roma. Il fondo, che copre un arco temporale che va dagli anni Venti fino al periodo immediatamente successivo alla morte dell’artista , rivela il ruolo centrale rivestito dalla fotografia nel percorso artistico di Carlo Levi e l’intensa rete di rapporti da lui intessuti con grandi maestri fotografi, come Mario Carbone, David Seymour, Cartier-Bresson e fotoreporter quali Augusto Viggiano, lo Studio fotografico Scafidi di Palermo, Elio Sorci, De Donato.
Obiettivo principale del progetto “L’archivio fotografico di un protagonista del Novecento: Carlo Levi”, è ripercorrere la memoria storica del nostro Paese attraverso gli occhi di uno dei protagonisti del Novecento, artista, scrittore, uomo politico fra i più completi, complessi e multiformi che l’Italia abbia espresso nel XX secolo e promuovere la comprensione dell’integrazione del linguaggio fotografico con quello pittorico e letterario, ma anche di far emergere un tessuto di professionismo locale minore, sia a Roma che in vari centri del Sud come la Lucania, di notevole interesse storico e artistico.
Si articolerà in tre distinte sessioni a partire da luglio 2021:
“Archivio fotografico” sul sito della Fondazione Carlo Levi.
La prima iniziativa, fruibile totalmente online, consiste nella costruzione di un catalogo digitale, interattivo, sempre disponibile e in continuo aggiornamento, costituito nella stragrande maggioranza da fotografie di autori, come Mario Carbone, David Seymour, Hanry Cartier-Bresson. a cui si affidava Levi per impostare i soggetti da ritrarre, per annotare particolari situazioni ambientali e per i suoi scritti, servendosi raramente in prima persona del mezzo fotografico
Mostra fotografica “Uno scatto che ci somiglia: la raccolta fotografica di Carlo Levi”.
La mostra fotografica, prevista a partire da settembre fino a dicembre 2021 presso la sede della Fondazione Carlo Levi a Roma, presenterà circa 60 originali accompagnati da diverse videoproiezioni. L’esposizione esplorerà la centralità della fotografia nella restituzione di eventi della cultura storica italiana, nonché l’importanza di Carlo Levi di servirsi di appunti fotografici in molti momenti della sua creazione artistica e sarà accompagnata da visite guidate per un ampio pubblico e laboratori didattici per le scuole.
Giornata di studi “In primo piano luoghi e gente d’Italia”.
Durante il periodo della mostra, nel mese di ottobre, si svolgerà, presso la Fondazione Carlo Levi, una giornata di approfondimento con specialisti nazionali e internazionali del settore sui temi presenti nel fondo, nonché la presentazione di un documentario che ricostruisce la storia della raccolta fotografica.
INFO
L’archivio fotografico di un protagonista del Novecento: Carlo Levi
A cura di Daniela Fonti e Fondazione Carlo Levi
Ideato e promosso da: Fondazione Carlo Levi
Progetto vincitore dell’avviso pubblico “Strategia Fotografia 2020” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Progetto promosso e sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura