Washington, 24 feb. (Adnkronos) – Una visita “storica” che rende tutti gli iracheni “entusiasti, forse i musulmani anche di più”. Lo ha dichiarato il presidente iracheno, Barham Salih, riferendosi al viaggio di Papa Francesco in programma dal 5 all’8 marzo. Intervenendo alla conferenza ‘The Middle East and the new US administration’, organizzata dalla Brookings Institution – un think tank di Washington – Salih ha ricordato di aver avuto “l’onore” di incontrare il Papa già due volte e in entrambe le occasioni Bergoglio ha espresso la sua “preoccupazione” per le sorti dell’Iraq. La visita, ha aggiunto il presidente iracheno, sarà “la prima dopo la pandemia” e porterà con sé un messaggio di “pace e moderazione”. Salih ha quindi affermato che Papa Francesco, tra le varie tappe della sua visita, si recherà a Ur, “dove è nato Abramo” e anche a Najaf dove incontrerà l’ayatollah Ali al-Sistani, punto di riferimento per la comunità sciita irachena. “Sarà un momento storico”, ha evidenziato il presidente ricordando il ruolo importante svolto da al-Sistani nel proteggere le minoranze nel Paese.