Home In Evidenza Come Cristo Comanda al Teatro Vittoria: il perfetto mix tra profondità e ironia

Come Cristo Comanda al Teatro Vittoria: il perfetto mix tra profondità e ironia

Ilaria Buiarelli

Fino al 13 aprile 2025, il testo scritto da Michele La Ginestra, diretto da Roberto Marafante, si svela sul palco del Teatro Vittoria in un racconto dalle forti emozioni.

Siamo in Palestina, anno 33 d.C. È notte. Due uomini, Cassio (Massimo Wertmuller) e Stefano (Michele La Ginestra), soldati dell’esercito romano, fuggono nel deserto. Sono tormentati dal dubbio, dalla paura, dal peso di aver preso parte a un evento che cambierà per sempre il corso della storia: la crocifissione di Gesù.

“Ma non sarebbe meglio un mondo dove siamo tutti uguali?” si chiede Cassio, magistralmente interpretato da M. Wertmuller.È in questa domanda, che si condensa il cuore dello spettacolo: un dialogo profondo, sincero, attraversato da amicizia, umanità e interrogativi esistenziali.

Quest’atto unico sorprende per l’equilibrio tra ironia, spontaneità e suggestione.

Rivoluzionare il modo di agire e di pensare, dimenticare il male che ci è stato fatto. Sono queste le chiavi di lettura per fare del bene in un processo di miglioramento continuo.

Il pubblico si trova immerso in una narrazione che, senza  far mai perdere il sorriso, invita a cambiare prospettiva: superare il rancore, aprirsi al perdono, scegliere ogni giorno la strada del bene.

Michele La Ginestra, nel ruolo di Stefano, è intenso, regala sorrisi ma anche tanta emozione nel trasportare lo spettatore nella magia, nella storia, nella speranza.

I due attori in scena sono complici e affiatati,  accompagnati da una bravissima Ilaria Nestovito, una figura angelica e melodiosa che rappresenta la guida, che segna la rotta per arrivare alla serenità.

Come Cristo Comanda è uno spettacolo  poetico e intenso, capace di alternare leggerezza e profondità con equilibrio e sensibilità, un piccolo gioiello teatrale che parla al cuore e alle coscienze, lasciando a ciascuno la libertà di coglierne il significato più profondo senza richiedere adesioni ideologiche o religiose.

 

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