Di Francesco Cancellieri – Presidente AssoCEA Messina APS – Centro di educazione Ambientale Civica ed Alimentare
Raccogliamo l’appello del Movimento Ecologista (con cui per questo tema troviamo coincidenza di vedute) e dedichiamo La Giornata della Terra 2025 dedicata a Papa Francesco e alla Laudato Si.
Il World Earth Day è un evento ambientalista di portata mondiale dedicato ad accrescere la consapevolezza sulla salvaguardia del pianeta. L’appello di questa Giornata della Terra 2025, è di impegnarci a utilizzare le energie rinnovabili per costruire un mondo sano, equo, sostenibile e prospero.
L’Earth Day – come detto- è la più grande manifestazione ambientale del pianeta, l’unico momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia. La Giornata della Terra, momento fortemente voluto dal senatore statunitense Gaylord Nelson e promosso ancor prima dal presidente John Fitzgerald Kennedy, coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo.
Le Nazioni Unite celebrano l’Earth Day ogni anno, un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, il 22 aprile.
Nata il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra. Come movimento universitario, nel tempo, la Giornata della Terra è divenuta un avvenimento educativo ed informativo. I gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili. Si insiste in soluzioni che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività dell’uomo; queste soluzioni includono il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate.
L’idea della creazione di una “Giornata per la Terra” fu discussa per la prima volta nel 1962. In quegli anni le proteste contro la guerra del Vietnam erano in aumento, ed al senatore Nelson venne l’idea di organizzare un “teach-in” sulle questioni ambientali. Nelson riuscì a coinvolgere anche noti esponenti del mondo politico come Robert Kennedy, che nel 1963 attraversò ben 11 Stati del Paese tenendo una serie di conferenze dedicate ai temi ambientali.
L’Earth Day prese definitivamente forma nel 1969 a seguito del disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oi al largo di Santa Barbara, in California, a seguito del quale il senatore Nelson decise fosse giunto il momento di portare le questioni ambientali all’attenzione dell’opinione pubblica e del mondo politico. “Tutte le persone, a prescindere dall’etnia, dal sesso, dal proprio reddito o provenienza geografica, hanno il diritto ad un ambiente sano, equilibrato e sostenibile”.
Il 22 aprile 1970, ispirandosi a questo principio, 20 milioni di cittadini americani si mobilitarono per una manifestazione a difesa della Terra. I gruppi che singolarmente avevano combattuto contro l’inquinamento da combustibili fossili, contro l’inquinamento delle fabbriche e delle centrali elettriche, i rifiuti tossici, i pesticidi, la progressiva desertificazione e l’estinzione della fauna selvatica, improvvisamente compresero di condividere valori comuni. Migliaia di college e università organizzarono proteste contro il degrado ambientale: da allora il 22 aprile prese il nome di Earth Day, la Giornata della Terra.
La copertura mediatica della prima Giornata Mondiale della Terra venne realizzata da Walter Cronkite della CBS News con un servizio intitolato “Giornata della Terra: una questione di sopravvivenza”. Fra i protagonisti della manifestazione anche alcuni grandi nomi dello spettacolo statunitense tra cui Pete Seeger, Paul Newman e Ali McGraw.
La Giornata della Terra diede una spinta determinante alle iniziative ambientali in tutto il mondo e contribuì a spianare la strada al Vertice delle Nazioni Unite del 1992 a Rio de Janeiro.
Nel corso degli anni l’organizzazione dell’Earth Day si dota di strumenti di comunicazione più potenti arrivando a celebrare il proprio ventesimo anno di fondazione con una storica scalata sul monte Everest in cui un team formato da alpinisti statunitensi, sovietici e cinesi, realizzò un collegamento mondiale via satellite. Al termine della spedizione tutta la squadra trasportò a valle oltre 2 tonnellate di rifiuti lasciati sul monte Everest da precedenti missioni.
Nel 2000, grazie alla diffusione di internet, lo spirito fondante dell’Earth Day ed in generale la celebrazione dell’evento vennero promosse a livello globale. L’evento che ne conseguì riuscì a coinvolgere oltre 5.000 gruppi ambientalisti al di fuori degli Stati Uniti, raggiungendo centinaia di milioni di persone, e molti noti personaggi dello spettacolo come l’attore Leonardo di Caprio.
Nel corso degli anni la partecipazione internazionale all’Earth Day è cresciuta superando oltre il miliardo di persone in tutto il mondo: è l’affermazione della “Green Generation”, che guarda ad un futuro libero dall’energia da combustibili fossili, in favore di fonti rinnovabili, alla responsabilizzazione individuale verso un consumo sostenibile, allo sviluppo di una green economy e a un sistema educativo ispirato alle tematiche ambientali.
Come detto a New York il 22 aprile 1970 si è svolta nella prima grande manifestazione ambientalista, scelta poi come giornata mondiale della Terra. Il grido per la difesa della Madre Terra era riassunto nello slogan scelto nella manifestazione di Manhattan: “Spaceship Earth”, la Terra navicella spaziale, cioè il titolo di un saggio uscito pochi anni prima (1966), nel quale Kenneth Boulding proponeva per la prima volta un nuovo modello di economia e di società, in contrasto con quello dominante dell’“Economia del cowboy” e i rischi evidenti che essa comportava.
𝑳𝒂 𝑳𝒂𝒖𝒅𝒂𝒕𝒐 𝒔𝒊’ 𝒅𝒊 𝑷𝒂𝒑𝒂 𝑭𝒓𝒂𝒏𝒄𝒆𝒔𝒄𝒐 𝒆̀ 𝒖𝒏 𝒈𝒓𝒊𝒅𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒍𝒂 𝑻𝒆𝒓𝒓𝒂, 𝒖𝒏 𝒂𝒑𝒑𝒆𝒍𝒍𝒐 𝒑𝒆𝒓 𝒍’𝒖𝒎𝒂𝒏𝒊𝒕𝒂̀”
Papa Francesco, nel 2015, ha lasciato un’impronta profonda nella coscienza del mondo con l’enciclica Laudato sì, un documento che ha travalicato i confini religiosi per diventare un manifesto universale per la cura della casa comune. Ispirandosi alle parole di San Francesco d’Assisi – “Laudato sì, miì Signore” – il Papa ha posto l’attenzione su un’ecologia integrale, che unisce 𝒍𝒂 𝒈𝒊𝒖𝒔𝒕𝒊𝒛𝒊𝒂 𝒔𝒐𝒄𝒊𝒂𝒍𝒆 𝒂𝒍𝒍𝒂 𝒑𝒓𝒐𝒕𝒆𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍’𝒂𝒎𝒃𝒊𝒆𝒏𝒕𝒆.
“𝑰𝒍 𝒄𝒍𝒊𝒎𝒂 𝒆̀ 𝒖𝒏 𝒃𝒆𝒏𝒆 𝒄𝒐𝒎𝒖𝒏𝒆, 𝒅𝒊 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒊 𝒆 𝒑𝒆𝒓 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒊.” (𝑳𝒂𝒖𝒅𝒂𝒕𝒐 𝒔𝒊̀, 𝒑. 23)
Con questa frase semplice ma potente, Francesco ci ricorda che la Terra non è solo un luogo da abitare, ma un dono da custodire insieme. Non è possibile parlare di ambiente senza parlare dell’uomo, della povertà, delle disuguaglianze, della responsabilità collettiva. Il degrado ambientale e il degrado umano camminano spesso mano nella mano.
“𝑵𝒐𝒏 𝒄𝒊 𝒔𝒐𝒏𝒐 𝒅𝒖𝒆 𝒄𝒓𝒊𝒔𝒊 𝒔𝒆𝒑𝒂𝒓𝒂𝒕𝒆, 𝒖𝒏𝒂 𝒂𝒎𝒃𝒊𝒆𝒏𝒕𝒂𝒍𝒆 𝒆 𝒖𝒏’𝒂𝒍𝒕𝒓𝒂 𝒔𝒐𝒄𝒊𝒂𝒍𝒆, 𝒃𝒆𝒏𝒔𝒊̀ 𝒖𝒏𝒂 𝒔𝒐𝒍𝒂 𝒆 𝒄𝒐𝒎𝒑𝒍𝒆𝒔𝒔𝒂 𝒄𝒓𝒊𝒔𝒊𝒔𝒐𝒄𝒊𝒐-𝒂𝒎𝒃𝒊𝒆𝒏𝒕𝒂𝒍𝒆.” (𝑳𝒂𝒖𝒅𝒂𝒕𝒐 𝒔𝒊̀, 𝒑.139)
La Laudato sì è un invito alla conversione ecologica: una trasformazione del cuore, dei comportamenti e delle strutture. Papa Francesco esorta tutti – credenti e non – a ritrovare un nuovo stile di vita, più sobrio, più rispettoso dei ritmi della natura e più giusto verso le generazioni future.
Il suo ricordo si imprime anche nella sua testimonianza personale: nella semplicità della sua vita quotidiana, nelle scelte sobrie, nei viaggi compiuti per dialogare con popoli lontani, nella difesa degli ultimi e della Terra.
“𝑻𝒖𝒕𝒕𝒐 𝒆̀ 𝒊𝒏 𝒓𝒆𝒍𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆, 𝒆 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒊 𝒏𝒐𝒊 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒊 𝒖𝒎𝒂𝒏𝒊 𝒔𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒖𝒏𝒊𝒕𝒊 𝒄𝒐𝒎𝒆 𝒇𝒓𝒂𝒕𝒆𝒍𝒍𝒊 𝒆 𝒔𝒐𝒓𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒊𝒏 𝒖𝒏 𝒎𝒆𝒓𝒂𝒗𝒊𝒈𝒍𝒊𝒐𝒔𝒐𝒑𝒆𝒍𝒍𝒆𝒈𝒓𝒊𝒏𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐, 𝒊𝒏𝒕𝒓𝒆𝒄𝒄𝒊𝒂𝒕𝒊 𝒅𝒂𝒍𝒍’𝒂𝒎𝒐𝒓𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝑫𝒊𝒐 𝒉𝒂 𝒑𝒆𝒓 𝒄𝒊𝒂𝒔𝒄𝒖𝒏𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒆 𝒔𝒖𝒆 𝒄𝒓𝒆𝒂𝒕𝒖𝒓𝒆.”(𝑳𝒂𝒖𝒅𝒂𝒕𝒐 𝒔𝒊̀, 𝒑. 92)
Ci ritroviamo oggi nella consapevolezza profonda che la nostra vita è intimamente legata alla Terra, a ogni essere vivente che abita questo meraviglioso Pianeta che chiamiamo Casa. In questo tempo segnato da fragilità e ferite, vogliamo volgere il nostro sguardo e il nostro cuore a un messaggio di speranza e responsabilità che Papa Francesco ci ha donato con l’enciclica Laudato si’.
In quelle parole risuona un richiamo potente: 𝒍𝒂 𝑻𝒆𝒓𝒓𝒂 𝒈𝒆𝒎𝒆, e con essa gemono i poveri, i dimenticati, coloro che più di tutti pagano il prezzo dell’inquinamento, del cambiamento climatico, dello sfruttamento delle risorse. 𝑵𝒐𝒏 𝒑𝒐𝒔𝒔𝒊𝒂𝒎𝒐 𝒑𝒊𝒖̀ 𝒓𝒊𝒎𝒂𝒏𝒆𝒓𝒆 𝒊𝒏𝒅𝒊𝒇𝒇𝒆𝒓𝒆𝒏𝒕𝒊. Non possiamo più separarci dalla realtà. Perché, come ci ricorda il Papa, “𝒕𝒖𝒕𝒕𝒐 𝒆̀ 𝒄𝒐𝒏𝒏𝒆𝒔𝒔𝒐”. Questa consapevolezza non è solo una chiamata all’azione sociale, ma anche un profondo richiamo a una nuova etica sociale.
Ing. Francesco Cancellieri – Presidente di AssoCEA Messina APS – Centro di educazione Ambientale Civica ed Alimentare