Home In Evidenza ALLA SCOPERTA DEGLI OBELISCHI DI ROMA- parte II

ALLA SCOPERTA DEGLI OBELISCHI DI ROMA- parte II

Simona Maceroni

Dopo aver tracciato una breve storia degli obelischi presenti a Roma, chiamati dai Romani aguglia https://www.lafrecciaweb.it/2021/05/31/alla-scoperta-degli-obelischi-di-roma , partiamo alla loro scoperta in una passeggiata virtuale in giro per la città, dove sono tutt’oggi disseminati.

Iniziamo la nostra esplorazione dai primi due arrivati a Roma, fatti trasportare da Augusto nel 10 a.C., i cosiddetti Flaminio e Campense (o Solare). Il primo fu collocato, per volere dell’imperatore, sulla spina del Circo Massimo e, dopo essere stato abbattuto dai Goti e recuperato in situ in pezzi nel 1587, fu fatto erigere da Sisto V nella sua collocazione attuale in piazza del Popolo. Il cosiddetto Campense, invece, fu voluto da Augusto come gnomone della grande meridiana solare dell’Horologium Augusti in piazza San Lorenzo in Lucina, dove ancora oggi una targa posta sulla facciata di un palazzo in piazza del Parlamento, ne ricorda l’esatta collocazione originaria. Fu recuperato in 5 pezzi e fatto collocare nel 1792 per volere di Pio VI, di fronte all’allora Palazzo dei Tribunali, oggi Camera dei Deputati, a piazza Montecitorio con visibili rappezzamenti ricavati dalla Colonna Antonina.

Proseguiamo con una serie di obelischi, i cosiddetti Macuteo, Capitolino, Minerveo, Domiziano ed Aureliano, tutti provenienti dall’area del Serapeum Campense, ovvero il santuario dedicato alla dea Iside e al suo consorte Serapide, che sorgeva esattamente ove oggi è la Basilica di Santa Maria sopra Minerva, nei pressi della quale molteplici campagne di scavo hanno restituito nel corso dei secoli diversi obelischi, la cui caratteristica è di essere di dimensioni ridotte rispetto agli altri. Il primo, rieretto inizialmente nella odierna piazza San Macuto, di cui conserva il nome, è stato spostato nel 1711 da Clemente V in piazza della Rotonda al Pantheon, ad ornamento della fontana di Giacomo della Porta.

Obelisco Macuteo, Piazza della Rotonda 

L’obelisco Capitolino, dopo una prima rielezione sul Campidoglio alla metà del XV sec., fu donato dalle autorità capitoline al nobile Ciriaco Mattei che ne aveva fatto richiesta per abbellire il circo nella sua villa, l’attuale villa Celimontana, dove tutt’ora si può ammirare.

L’obelisco Minerveo, fatto erigere da Alessandro VII nei pressi del luogo del suo ritrovamento nell’attuale piazza della Minerva, fu posizionato nel 1667 da Bernini sulla groppa di un elefante marmoreo, scolpito su suo disegno da Ettore Ferrata, che è affettuosamente chiamato dai Romani il pulcino, corruzione popolare del termine “porcino”, dovuto all’aspetto tarchiato che ricordava quello di un suino.

L’obelisco Domiziano, o Agonale, fu inizialmente spostato da Massenzio nel suo circo sull’Appia Antica e, dopo il suo ritrovamento nel XVII sec., fu fatto trasportare da Innocenzo X a piazza Navona dove fa ancora bella mostra di sé al centro della Fontana dei Fiumi del Bernini.

Infine, l’obelisco Aureliano fu collocato per volontà dell’imperatore Adriano di fronte alla sua tomba sulla via Labicana, in memoria del suo diletto Antinoo, morto in circostanze misteriose nelle acque del Nilo. Spostato da Elagabalo nel proprio circo nei pressi dell’attuale Porta Maggiore nel III sec, venne infine collocato, nell’ambito della riorganizzazione del Pincio ad opera di Pio VIII, nel piazzale dove si trova ancora oggi dall’agosto del 1822.

Obelisco Quirinale, piazza del Quirinale 

Abbiamo poi altri due monoliti gemelli, i cosiddetti Esquilino e Quirinale, dai luoghi della città dove oggi possiamo ammirarli: entrambi anepigrafi, furono posti in origine, probabilmente da Domiziano, ai lati dell’ingresso del Mausoleo di Augusto in Campo Marzio. Interrati nel corso dei secoli e rinvenuti grazie a scavi condotti nel corso del sec. XVI, furono collocati rispettivamente da Sisto V, nel 1587, al centro della piazza posteriore di Santa Maria Maggiore e da Pio VI, nel 1786, ad ornamento della Fontana dei Dioscuri sulla piazza del Quirinale.

Obelisco Lateranense, piazza San Giovanni in Laterano

L’obelisco Lateranense è probabilmente il più antico presente a Roma, dove fu fatto trasportare da Costanzo II, figlio di Costantino, nel IV sec. e collocato inizialmente sulla spina del circo Massimo. Dopo la sua riscoperta alla fine del XVI sec., fu ricollocato da Domenico Fontana nella sua attuale posizione in piazza San Giovanni in Laterano per volere di Sisto V.

Obelisco Vaticano, piazza San Pietro

Spostandoci trans tiberim troviamo l’obelisco Vaticano, l’unico rimasto sempre in piedi, poiché secondo una errata tradizione, il globo posto alla sua sommità avrebbe contenuto le ceneri di Cesare o di San Pietro. Fu trasportato a Roma da Caligola come ornamento del suo circo privato sul colle Vaticano e, dopo essere stato eretto inizialmente sul lato sinistro della Basilica Vaticana a fianco dell’attuale sagrestia, dove una lapide sul pavimento ne ricorda l’esatta collocazione, fu spostato da Sisto V al centro di piazza San Pietro, dove ancora oggi troneggia, circondato dal meraviglioso colonnato del Bernini.

Abbiamo poi l’obelisco Sallustiano, eretto molto probabilmente dall’imperatore Aureliano ad ornamento dell’ippodromo sallustiano, di cui conserva il nome, sull’attuale colle del Pincio, e rieretto per volere di Pio VI nel 1789 di fronte alla Chiesa della Trinità dei Monti, dove tuttora si trova.

Obelisco dei Caduti di Dogali, via delle Terme di Diocleziano

Siamo arrivati alla fine del nostro viaggio con quello che è il più misconosciuto dei grandiosi obelischi egizi a Roma, a causa della sua posizione piuttosto penalizzante, cosiddetto dei Caduti di Dogali. La stele, venuta alla luce perfettamente conservata nel 1883, durante uno scavo archeologico nella via del Beato Angelico, venne eretta in piazza della Stazione Termini, in onore dei soldati italiani caduti nell’eccidio di Dogali, in Eritrea, ma fu spostata, durante i lavori per l’anno santo del 1925, in via delle Terme di Diocleziano, dove si trova ancora oggi, in una collocazione che non le rende merito.

Buona passeggiata!

 

foto cover: Obelisco Flaminio, Piazza del Popolo

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